Le scarpe in Norvegia sono una cosa seria.
Il mercato delle scarpe in Norvegia ha un rapporto molto attento e qualificato con il comparto delle calzature, anche per quanto riguarda l’importazione.
Nell’analisi dei dati sulle vendite delle scarpe, si ritrovano tutte le caratteristiche tipiche di questo Paese:
- l’attenzione alla scarpa di qualità piuttosto che alla quantità come primo passo verso la salvaguardia dell’ambiente;
- il conseguente controllo e selezione di quali scarpe e quali produttori entrano in Norvegia;
- la forza economica e finanziaria di esprimere e condurre una propria strategia geopolitica.

Alla luce dei risultati del secondo trimestre ’22, Oxford Economics ha rialzato a +3,0% la previsione PIL per quest’anno, con attenzione certamente alle dinamiche inflazionistiche, ma ancora con sostenuti livelli di consumo e di importazione.
Le scarpe in Norvegia costano di più.
Contrariamente a quanto la posizione economica della Norvegia farebbe supporre, il valore del mercato delle calzature è solo terzo dopo rispettivamente Svezia e Danimarca; ma primo per il prezzo medio di vendita al pubblico, in quanto nel 2021 è stato sensibilmente il più elevato dell’intera zona scandinava.
Prezzo medio trainato dal segmento delle calzature in pelle, che rappresentano la porzione più significativa delle vendite a valore; segmento nel quale, a livello di importazioni, si distingue l’Italia per la qualità dei manufatti e del loro prezzo medio, che tiene a lunga distanza la concorrenza diretta di Cina e Portogallo in questa tipologia.

La Norvegia è certamente un mercato aspirazionale per l’esportazione, simboleggiato dalla sua capitale Oslo, che si conferma nel 2022 tra le prime Global Business Cities e dove recentemente ha aperto la sua nuova boutique Dior; ma che in virtù della sua forza e peculiarità richiede l’elaborazione di una precisa strategia in tutte le aree: prodotto, comunicazione, vendite e servizio.
Consiglio
In Norvegia si entra nel mercato “in punta di piedi”, togliendosi le scarpe, come è abitudine dei norvegesi fare sempre e comunque quando entrano in una casa, per rispetto verso il proprietario ma anche verso la casa stessa.